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Con il termine spugna nel nostro vocabolario si contraddistinguono diversi oggetti, abbiamo le spugne marine (animali invertebrati), le spugne delle piante (panetti verdi che aiutano a mantenere umide fiori e piante), poi abbiamo la spugna intesa come tessuto tessile e le molto diffuse e conosciute spugne che vengono quotidianamente utilizzate per la pulizia degli ambienti della casa, della macchina e dei piatti in cucina.
La parola spugna deriva dal latino, e significa “portatori di pori”, di fatti le spugne che utilizziamo hanno una struttura ad alveoli che a occhio nudo sembrano semplicemente buchini. Questa conformazione, che richiama quella delle spugne naturali, è stata studiata a fondo e ottimizzata per consentire di catturare e trattenere quanta più acqua possibile.
Le spugne per pulire possono avere mille impieghi pertanto l’industria ha cercato di rendere i propri prodotti sempre più tecnologici ed efficaci, specializzando i modelli di spugna a seconda dell’utilizzo che ne dovrebbe essere fatto.